Ponte Ciolo

Ponte Ciolo

Il ponte Ciolo

Descrizione

Esiste un posto, lungo l’affascinante Litorale Adriatico che tutti gli amanti della bellezza costiera dovrebbe ro vedere almeno una volta nella vita: il Ponte Ciolo.

Questa meraviglia della natura si trova a pochi kilometri da S.M di Leuca , la località  capolinea della costa Salentina, e fa parte del territorio di Gagliano del Capo, un paese  abbastanza esteso e che conta più di 50000 abitanti.

In una delle sue frazioni, Arigliano, sono presenti dei menihir che testimoniano le origini molto antiche (età del bronzo) della cittadina in questione. 

Cosa si può visitare? Tra le architetture religiose più importanti  c’è sicuramente la “Chiesa Matrice di San Rocco Confessore”, in stile barocco con qualche reminescenza rinascimentale, interessante soprattutto per le sculture lignee al suo interno.  

Sono presenti nel territorio altre due Chiese e una Cappella. 

Tra le architetture civili spiccano molti palazzi baronali, tra i quali il più importante è il “Palazzo Ciardo” (che oggi costituisce l’oratorio parrocchiale)  pregevole soprattutto per la pavimentazione a mosaico di alcune stanze.

Ma torniamo al nostro ponte “delle meraviglie”, due sono le caratteristiche che abbagliano il visitatore: l’ altezza e il colore delle acque.

Stiamo parlando infatti di un vero e proprio strapiombo di ben 40 metri,motivo per cui il luogo affascina anche gli amanti degli sport estremi (qui è possibile praticare infatti l’arrampicata a picco sul mare) o chi si accontenta di rocamboleschi tuffi nell’acqua. 

Per chi però non volesse mettere a rischio in nessun modo la propria incolumità, il punto di balneazione è raggiungibile grazie ad un percorso campestre realizzato apposta nel così detto “Canalone del Ciolo”, scavato naturalmente negli anni dall’acqua che defluiva verso il mare. Questa “gola” è delimitata da una ripida scogliera rocciosa  e percorrendola si può ammirare la vegetazione sempreverde e, in determinati periodi dell’anno, anche particolari e bellissimi tipi di fiori (orchidee e fiordalisi).

Alla fine di questo percorso si arriva ad una piccola spiaggia ghiaiosa che costituisce la nostra stretta insenatura, caratterizzata da un fondale bianco e sabbioso visibile grazie alle acque cristalline tipiche di questo tratto di costa. Il panorama al quale si assiste dall’alto è davvero ineguagliabile, il cielo sembra quasi confondersi con il mare sottostante. Lungo le rocce che delimitano l’insenatura principale sono presenti poi altre piccole grotte, protagoniste di rilevamenti fossili  di non poco conto.

(Una piccola curiosità: perché il nome “ciolo”? Le “ciole” sono in dialetto salentino una particolare razza di uccelli tipica di tutto il territorio, le Gazze ladre).  

di Laura M.

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